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LA STORIA BIANCOROSSA


La storia anno per anno Le "Bandiere" biancorosse

Gli inizi: 1902-1919 ] Si ricomincia: 1919-1930 ] Verso la guerra: 1930-1945 ] Il dopoguerra:1945-1955 ] Il "ventennio": 1955-1975 ] Ascesa e declino: 1975-1985 ] [ Verso il duemila: 1985... ]


Verso il duemila (1985/...)

Dopo l'amarezza per la mancata promozione in A il Vicenza non si ripete e nella stagione 1986-87 retrocede in serie C1. A livello societario si registra un cambiamento, al posto del presidente Maraschin subentra Romano Pigato, mentre in panchina arriva Tarcisio Burgnich.
Si ricomincia dalla C con lo spirito combattivo di sempre, ma purtroppo i risultati non arrivano ed addirittura nella stagione 1989-90 la salvezza viene conquistata grazie ad un drammatico spareggio a Ferrara contro il Prato (vinto 2-0 con reti di Zamuner e Tacchi).
E' sicuramente un periodo sfortunato per la società vicentina, segnato da cambiamenti a livello societario e tecnico.
Con questa salvezza strappata con i denti comincia l'era Dalle Carbonare. Dopo qualche stagione di assestamento con piazzamenti sempre migliori, il grande risultato viene centrato nella stagione 1992-93, con una buona squadra e un tecnico di sicuro affidamento, il "toscanaccio" Renzo Ulivieri, il quale in tre anni riesce a portare il Vicenza in Serie B.
Al termine della stagione 1993-94 arriva il promettente Francesco Guidolin, reduce dalla non brillante esperienza in A con l'Atalanta. Sarà proprio il tecnico di Castefranco a traghettare i biancorossi verso il sogno della serie A nella stagione successiva, dopo un campionato tra i più avvincenti in assoluto.
La cavalcata prende forma soprattutto grazie ad uno splendido girone di ritorno (il girone di andata si era concluso con il Vicenza a metà classifica), illuminato dalle prodezze di Roberto Murgita, capace di segnare 17 reti in 19 partite, ma soprattutto da un gioco che mette in imbarazzo qualunque avversario.
Il Vicenza si ritrova meritatamente tra le grandi, ma anche nella massima serie saprà farsi rispettare grazie ad una serie di buoni acquisti (oltre naturalmente ad un'ottima intelaiatura ereditata dalla stagione precedente), i vari Björklund, Mendez, Otero, Maini e Ambrosetti.
Ma non è ancora finita, infatti il Vicenza non si accontenta di salvarsi senza patemi, ma addirittura arriva a vincere la Coppa Italia 1996-97, primo alloro prestigioso della quasi secolare storia calcistica vicentina.
L'anno successivo sfiora il miracolo arrivando alla semifinale di Coppa delle Coppe, eliminata dal Chelsea di Vialli.
Intanto anche in campionato il Vicenza ottiene buoni risultati mettendo a frutto il duro lavoro di squadra e società. Nella stagione 1998-99, sotto la guida di Franco Colomba, arriva la retrocessione in serie B, nonostante l'arrivo di mister Reja. Ma il torneo cadetto della stagione successiva è solo una parentesi, il Vicenza vince il campionato e torna nuovamente in serie A.
Stagione 2000-01, i ragazzi guidati da Reja affrontano la massima serie con le forti motivazioni che hanno sempre caratterizzato la gloriosa casacca biancorossa.