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CALCIO


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LA STORIA BIANCOROSSA


La storia anno per anno Le "Bandiere" biancorosse

M. Briaschi ] S. Campana ] D. Fortunato ] G. Mascheroni ] L. Menti ] [ L. Pasciullo ] A. Rondon ] P. Rossi ] G. Savoini ]


Luigino PASCIULLO: "Che brividi allo spareggio di Firenze!"

Luigino Pasciullo, nato a Montemitro (CB) nel 1961, ha vestito la casacca biancorossa per tre stagioni, dal 1983 al 1986, collezionando complessivamente 102 presenze e realizzando 7 reti.
Terzino fluidificante vecchia maniera, merce rara al giorno d'oggi, mancino di piede, Pasciullo visse dall'inizio alla fine la stagione vicentina di Bruno Giorgi, tecnico che ha lasciato un buon ricordo e che fece vedere ottimo calcio agli sportivi biancorossi.
Ripercorriamo attraverso le parole di Pasciullo le tre stagioni vissute in biancorosso.
Stagione 1983-84
"Il primo anno a Vicenza, in serie C1, la promozione in serie B ci sfuggì per un sol punto, a vantaggio di Bologna e Parma. Disputammo un campionato bellissimo raccogliendo 47 punti con una gara in meno. Quella che manca è la partita persa a tavolino al Menti per 0-2 proprio contro il Bologna, a causa della monetina che colpì il portiere Bianchi prima dell'inizio della gara. Quella gara si giocò comunque (0-0 il risultato finale, n.d.r.), in un'atmosfera stranissima, perché una gara tanto attesa da tutto l'ambiente si trasformò in qualcosa di inutile, anche se noi giocatori, in campo, cercavamo di pensare che la società rossoblù non avrebbe fatto ricorso. Andò diversamente, come tutti sanno, e quei due punti persi ci costarono il campionato, così come la gara del Menti contro l'altra grande antagonista della stagione, il Parma di mister Perani. Mancavano tre giornate al termine del campionato, noi precedevamo di un punto gli emiliani, dunque ci andavano bene due risultati su tre. Finì 4-1 per loro, una sconfitta incredibile, con i parmensi che nella ripresa dilagarono letteralmente, lasciandoci carichi di delusione. Fu la giornata del sorpasso decisivo. Oltre a queste due gare-delusione, di quella stagione resta comunque il ricordo di un grande Vicenza, che meritava di essere promosso insieme al Parma, rimane la memoria di un grande Toto Rondon, grandissimo bomber e capocannoiere con 24 reti, l'esordio in prima squadra del giovane Roberto Baggio, con il quale mi accomunano il giorno e mese di nascita, cioè il 18 Febbraio. Dovendo fare una sintesi, resta comunque un campionato positivo."
Stagione 1984-85
"Fu l'anno della promozione in serie B. Il Presidente Maraschin confermò gran parte dell'ossatura della stagione precedente, con qualche innesto. Eravamo un grandissimo gruppo, nel quale spiccava Roberto Baggio, da quell'anno aggregato in pianta stabile alla Prima Squadra. Roberto ci trascinò in alto con la sua classe, fino all'infortunio nella trasferta di Rimini, un infortunio che lo costrinse fuori fino al termine dalla stagione. Nonostante la sua assenza centrammo la promozione, al termine dello spareggio di Firenze contro il Piacenza. Quella resta la gara che non potrò mai dimenticare, una gara durissima, contro un avversario che non mollava mai. Alla vigilia eravamo abbastanza tranquilli, ci sentivamo più forti e pensavamo che ce l'avremmo fatta. Fu così, ma solo a prezzo di una sofferenza indicibile. Fu un'autentica battaglia che vincemmo soltanto ai tempi supplementari: segnarono nel primo tempo supplementare Rondon e Mascheroni in contropiede, poi nel secondo tempo ci chiudemmo a difesa del vantaggio, ma eravamo distrutti. Rimane scolpita nella mia memoria la festa finale, con i 15.000 vicentini che ci vennero a sostenere allo stadio e con Roberto Baggio in trionfo, pur costretto con le stampelle."
Stagione 1985-86
"Dopo la promozione fu conservato il vecchio telaio, con qualche innesto di valore, tipo Fortunato e Savino. L'obiettivo iniziale era semplicemente la salvezza, ma piano piano si vide che potevamo ambire a molto di più. Giocando un grande calcio ci assestammo nelle prime posizioni della classifica, fino a quando uscirono le prime voci sul calcio scommesse secondo le quali il Vicenza era implicato. Noi reagimmo alla grande, e riuscimmo a centrare promozione sul campo, anche se poi tutti sanno che la stessa ci venne revocata a tavolino. Resta il ricordo di una squadra veramente forte, con un super Bertozzi, terzino destro goleador, capace di realizzare ben 6 reti, di un gruppo unito, con un grandissimo trainer, Giorgi, che ho avuto modo di stimare prima di tutto come uomo."

"In sintesi", conclude Pasciullo "quella a Vicenza è stata per me un'esperienza bellissima: ci tengo a mandare un saluto al pubblico biancorosso, cui auguro di riprendersi il prima possibile quella categoria che da sempre meritano, la serie A!"

Intervista a cura di Massimilano Lamola, tratta da "Vicenza Biancorossa" Febbario 2002